domenica 29 dicembre 2013

-OROSCOPO 2014-


Dopo aver sentito sbraitare in tv i vari Branki e Paoli Foxes sugli eventi futuri, ora tocca al vero druido conoscitore delle interiora di pecora e del volo dei tordi, squartatore di fegati d'agnello e leggitore di fondi di caffè d'orzo. Il sottoscritto.
Lasciate ogne speranza, voi ch'leggete.


 Ariete
Le macchie di sangue sulla tappezzeria dell'auto non sono riconducibili a te, quindi non dovrai più sudare freddo ad ogni posto di blocco della Polizia. A maggio l'Agenzia delle Entrate ti rimborserà delle tasse pagate in esubero, ben 10'000€ tutte in monetine da 1 centesimo. Tenterai il suicidio ingoiandole ad una ad una.

Toro
Dopo aver studiato tanto, prenderai la famosa laurea in Unghiologia applicata, col terzo miglior punteggio di laurea della facoltà. E dire che gli iscritti erano solo 2! Buone nuove sul fronte Amore: su Whatsapp Lei finalmente ti risponderà con una faccina, dopo 4 mesi di VISUALIZZATO ALLE 15:43 DEL 3 FEBBRAIO.

Gemelli
Cominciare l'anno scassinando un bancomat non è un buon inizio, specie se sei tu l'addetto alla vigilanza. Ti arresteranno ma ti rilasceranno dopo una cauzione pagata con una colletta del Movimento 5 Stelle, il quale ti candiderà come simbolo di disagio popolare. Verrai eletto a sindaco di Napoli, ma per il resto tutto bene.

Cancro
La confluenza tra Marte e Venere, nella seconda decade, porterà il tuo ascendente a scontrarsi con Giove in terza Casa. Per fortuna che c'è il sostegno del trigono. Prendi le dovute precauzioni.

Leone
I nati nella seconda settimana di Agosto passeranno il compleanno in piena solitudine, perché tutti gli amici sono fuori in vacanza, chi in Grecia, chi a NY, chi a Montefiascone. Delusi dall'ennesima festa saltata, diventerete hipster.

 Vergine
Le stelle ti sono amiche, caro/a Vergine! Saturno ti ha fatto un bonifico, e Plutone ti ha comprato i cupcakes che ti piacciono tanto. Lavoro: nella speranza che te ne offrano uno, hai finito le monetine da mettere alle candele in chiesa, perciò andrai in giro a chiederle fuori dai supermarket.

 Bilancia 
non pervenuta

Scorpione
Un fascio di aria fredda scenderà dai Balcani a farti venire un brividino al cuore, mentre l'alta pressione sposterà lontano le nuvole del tuo malumore. Venti moderati, calmi i restanti mari.

 Sagittario
Hai passato il 2013 a lamentarti, e ti sei trovato abbastanza bene. Continua così. Vuoi sapere qualcosa sul lavoro? Meglio di no, credimi.

 Capricorno
Si dice che in Amore tutto è lecito, ma nel tuo caso, Capricorno, faremo un'eccezione. Smettila.

 Acquario
Cari acquari, il vostro pianeta guida si è appena dimesso, creando scompiglio nella lobby dei pianeti. Tra febbraio e maggio vivrai in un limbo, fatto di votazioni anticipate e conclavi spaziali. Il 2 giugno verrà eletto Nettuno e prenderà il nome di Urano II. Salute: che fortunato/a che sei, acquario! Diventerai famoso perché un luminare della medicina darà il tuo nome alla verruca che scoprirà sul tuo piede.

 Pesci
Nel corso degli anni scorsi, gli scontri epocali tra Venere e Marte sul tuo segno hanno preso una brutta piega, tanto che nel 2014 sarai chiamato in causa a Forum, e la tua testimonianza sugli influssi benevoli o malevoli dei rispettivi pianeti porterà all'impeachment di uno o dell'altro. Non servirà a nulla far finta di non essere in casa quando arriva la raccomandata della Palombelli, perché la presente ha valore di notifica.


Buon 2014, tanto ormai...

martedì 29 ottobre 2013

i bei mestieri di una volta

Sentendo parlare conoscenti a lavoro, l'orecchio si drizza alla seguente frase buttata lì:
"vorrei fare il politico di professione". Ecco, fossi stato un altro sarei intervenuto a piedi uniti.
'Politico' è un aggettivo! Come si fa a usare un aggettivo come professione? Allora io voglio fare il bello di mestiere, il cotonato di lavoro.
-Che mestiere fa il tuo papà?
-Il longilineo!
-Wow! Il mio invece è solo un nascosto.

Eh.
Ma anche 'rappresentante' e 'idraulico' sono aggettivi.
[...]
Ok.
Rimangio tutto. Fai un po' come cazzo ti pare.

ma comprate 'na zappa

sabato 5 ottobre 2013

Lizzani

Qualche anno fa, entrando nel campus cuffiette alle orecchie, alzo lo sguardo e incrocio gli occhi di quello che a prima vista sembra uno spilungone seduto in mezzo alla strada. Accanto a lui frotte di segretarie di edizione che pendevano dalle sue labbra, tutte dotate di regolare walkman. Focalizzo la situazione e mi rendo conto di essere nel bel mezzo di un'inquadratura di quello che scoprirò poi essere un mediometraggio sulle università italiane, in questo caso sul politecnico barese. Telecamere e tutto, a riprendere scene di vita quotidiana universitaria.

In quei pochi attimi di attraversamento di scena il mio povero cervellino, sovraccarico di dati estremamente inutili, non riesce a dare un nome e cognome al regista famoso che ha appena guardato. "Eppure l'ho già visto, è un regista famoso..."
In tutto ciò nessuno accanto a me sembrava vederlo e riconoscerlo.
Dopo ricerche incrociate e grazie al Dio Google riesco a ricavare il nome di Carlo Lizzani.

Ora, non so i motivi che hanno spinto oggi pomeriggio il signor Lizzani a  buttarsi dal balcone e a togliersi la vita.
Però ora posso solo rivolgere il mio pensiero a lui e ai fantasmi che (immagino) lo turbavano.

giovedì 26 settembre 2013

la Fretta, il male dei tempi moderni

Dai, sbrigati, muoviti! Andare andare!!

Non ci si deve mai fermare, mai tornare indietro, nemmeno per prendere la rincorsa.
I giorni d'oggi sono caotici, nevrastenici, pieni di impegni da catalogare nei nostri smartphone e di foto da condividere via cloud mentre si è al semaforo.
Muoversi sempre, fermarsi mai. Anche a costo di sembrare macchine senza cuore, ligi solo al dovere.
E'inutile che pensi "non sta parlando di me, non sono certo io"... sei coinvolto anche tu, quando mandi sms mentre attraversi la strada e cerchi la parola giusta col T9. Quando la signora prima di te alla cassa del supermarket sta contando i 74 centesimi ad uno ad uno.

La fretta, dicevo. Quella che ha portato una Lei (o un Lui, o una coppia variamente assortita) a scartare avidamente un dildo da circa 30-40 cm per strada e a buttare l'involucro per terra. Da umano raziocinante deduco che tale oggetto di amore deve essere stato acquistato dalla parafarmacia/pornoshop lì vicino, aperta 24/7 coi distributori automatici.

Quale forza universale straordinaria avrà mai portato ad aprire la confezione con tale velocità? Che impeto d'amore può mai portare a comprare, magari di notte, un dildo modello Giano bifronte?
E se magari si fosse bloccato nella caduta dal distributore? Ve la immaginate la scena? Già prendiamo a pugni e calci la vetrata se ci frega 30 centesimi di bottiglietta d'acqua, figuriamoci 30 centimetri di plastica!

La fretta. Il mondo gira intorno alla fretta. E a fior di metafora concludo: rallentiamo, perché tanto, nel bene o nel male, a volte la fretta ti porta a prenderlo in quel posto.
modello Play dong DUO flesh, dimensioni approssimative 35cm

domenica 1 settembre 2013

morto scavato

Me lo state dicendo tutti. Ogni estate. Ogni anno. Da trent'anni a questa parte.
Non sono malato, non è anemia, non è qualche reazione a qualche medicinale o a qualche mese di isolamento in carcere.
Sono banalmente, mortalmente, definitivamente pallido, o diafano, latteo, cereo, o come diavolo volete voi.
Morto scavato, zombie, malato terminale. Ditemi tutto, tanto non aumenterà di certo la percentuale di melanina nelle mie cellule epidermiche. Al massimo le potrà far arrossire.
Non è (solo) rabbia quella che provo ogni volta che mi fanno notare il colorito, è consapevolezza di quanto una caratteristica fenotipica abbastanza variegata come il tono della cute possa trasmettere qualcosa di mio, che mio non è.
Essere pallido, o verde, o nero, o giallo non farà di me una persona buona o cattiva, degna del paradiso o meritevole dell'inferno. Quindi se mi devastassi di lampade d'inverno non cambierei certo opinione nei confronti della guerra in Libia o di quei quattro gatti che in pianura padana chiamano leghisti.
O forse sì? O forse le reazioni chimiche che avvengono sulla cute, oltre che a migliorare l'umore e rafforzare le ossa, rafforzassero anche le mie idee? Le mie capacità? Le mie battute?
E se le peggiorassero? E se dopo un ciclo da 100 sedute di trifacciale diventassi un cattolico devoto, o un pianista eccelso?
E se fosse tutta una montatura di chi ti vuole bello preciso come i divi della televisione?
E se invece la gente fosse leggermente più sveglia e se poco prima di aprir bocca pensasse?
Ma sì, fammi provare l'ebbrezza di andare da un nigeriano e dirgli in faccia "Ma sei nero! Hai preso troppo sole?".
Poi cercherò una stangona da 2 metri e le rinfaccerò la statura, sottolineando il fatto che deve praticare basket, così almeno potrà essere tra simili.

E se invece la smettessimo di guardare, e iniziassimo a vedere?